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I0OJJ > TUTTI 08.05.23 21:40l 58 Lines 1941 Bytes #999 (0) @ ITA
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Read: GUEST
Subj: Re: ECCO: Vu o Vi..?
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On 08/05/23 13:33, i3xty@i3xty.tv.iven.ita.eu wrote:
> Infatti si chiamano Vu il W e vi il V?
>
> Rimane la confu... a tutt'oggi.
Vedi Luigi, et al, anche sprecare molte parole e' indice
di scarsa cultura :)
La prima affermazione e' imprecisa, almeno in parte. e
percio' andiamo subito al dunque:
1) nella forma classica l'alfabeto italiano va declinato
aggiungendo la lettera 'i' nella pronuncia delle consonanti
oppure le consonanti hanno una pronuncia propria. ad es.:
effe, acca, elle, emme, etc...
Da diversi anni le maestre delle scuole elementari insegnano
che la pronuncia delle consonanti e' come sono scritte...
intervistate vostri nipotini per acquisire il suono della
pronuncia :)
2) la declinazione delle sigle delle province si fa come
il primo paragrafo del precedente punto, quindi diremo
'tivi' per Treviso, 'pivi' per Pavia, 'erreemme' per
Roma, etc.
Nel linguaggio corrente sono state coniate altre dizioni,
esempio per indicare la televisione, come soggetto, di
emittenza, di ente istitutivo, etc si chiama 'tivu',
'la tivu' etc.
3) La declinazione delle lettere che non fanno parte
dell'alfabeto della lingua italiana e cioe':
J, K, X, W, Y, che provengono dal greco (ho un dubbio
sul W) e poi adottate dal latino e dalle lingue
neolatine/anglosassomi/germaniche, in italiano si
declinano come 'I lunga, 'KAPPA', 'ICS' 'doppia V',
'Y greca'.
Queste cose le insegnavano le scuole tipografiche,
ormai scomparse, e le scuole dei preti, HI!!!
4) con la grande diffusione delle lingue inglese
e americana le suddette lettere possono essere
declinate, in certi contesti, con la propria
pronuncia d'uso e cioe', in modo MOLTO grossolano:
GEI, CHEI, ECS, DABLIU, UAI ... sempre con l'HI!
5) Penso di aver chiarito i concetti in questione.
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73 and ciao, gustavo i0ojj/ir0aab/ir0eq
Quidquid latine dictum sit, altum videtur
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